Galleria foto

Terrazzo vista mare innamorata

Terrazzo splendida vista sul mare dell'innamorata

Camera da letto tv satellitare

Camera da letto matrimoniale, ampia, con tv satellitare

Camera da letto tre letti

Camera da letto con tre letti

Cucina moderna e funzionale

Cucina moderna e funzionale

Bagno appartamento 1

Bagno appartamento 1

Bagno appartamento 2

Bagno appartamento 2

Panorama Terrazzo mare innamorata

Panorama vista mare innamorata dal terrazzo degli appartamenti

Panorama Terrazzo mare innamorata

Panorama vista mare innamorata dal terrazzo degli appartamenti

Veranda giardino

Veranda con vista sul giardino

Camera da letto matrimoniale

Camera da letto matrimoniale ampia con tv satellitare

Camera due lettini

Camera da letto con due lettini

Cucina moderna e ampia

Cucina ampia, moderna e funzionale

Bagno con doccia

Bagno ampio e comodo con doccia

Veranda tavolino

Veranda con vista sul giardino

Veranda giardino

Veranda con vista sul giardino

Camera matrimoniale

Camera da letto matrimoniale ampia con tv satellitare

Camera matrimoniale

Camera da letto matrimoniale

Cucina moderna funzionale

Cucina molto ampia, moderna e funzionale

Bagno ampio doccia

Bagno ampio e comodo con doccia

Secondo bagno

Bagno secondo bagno

Villa Elisa vista esterna della villa

Villa Elisa vista esterna della villa

Giardino con fiori e giochi per bambini

Giardino con fiori e giochi per bambini

Giardino attrezzato con giochi per bambini

Giardino attrezzato con giochi per bambini

Giardino con fiori e giochi per bambini

Giardino con fiori e giochi per bambini

Giardino attrezzato con barbecue

Giardino attrezzato con barbecue

Giardino con fiori

Giardino con fiori

Gente e cultura
Il Capoliverese (così si chiama il cittadino di Capoliveri) ha una storia fiera, (Capoliveri e' stato l'unico paese dell'Elba a non piegarsi ai voleri di Napoleone); una cultura tutta propria. Ha spesso un accento diverso dagli altri Elbani malgrado i pochi km. che li separano e delle tradizioni ancora vive ed indelebili che si tramandano da generazioni.
La Festa del Cavatore, la Festa dell'uva, rievocazioni come "La Leggenda dell'Innamorata" vengono seguite ogni anno da migliaia di persone e sono diventate, grazie alla dedizione delle locali Associazioni culturali e del popolo stesso, dei veri e propri appuntamenti con i ricordi e le tradizioni di un passato non lontano nel tempo ma molto diverso dall' odierno stile di vita.
Sono circa 3000 le anime che vi risiedono stabilmente, anche in autunno ed in inverno, quando "le luci dei riflettori" sono spente e ci si riposa dalle fatiche estive. E' allora, che si ha più tempo per dedicarsi alla pesca, alla raccolta dei funghi o per discutere animatamente sulla piazza su chi ha preso il pesce più grosso, fino all'arrivo della successiva primavera, quando tutti si preparano ad accogliere gli ospiti di una nuova stagione con la speranza che questa sia prosperosa.

L’Innamorata – Leggenda e tradizione

leggenda Innamorata

Correva l'anno 1534, le coste dell'Elba erano razziate dal pirata Barbarossa e dai suoi saraceni, ma poco importava a due giovani innamorati come Lorenzo e Maria.

Il loro amore, ostacolato dalla ricca famiglia di lui a causa della povertà di quella di Maria, era troppo grande, e dal mare traeva la sua forza.
I loro sguardi si erano incrociati per la prima volta sulla spiaggia battuta dai marosi, mentre Lorenzo tentava di mettere al riparo le imbarcazioni dei pescatori. Da allora quella spiaggia divenne il loro rifugio segreto, il luogo dove scambiarsi tenerezze e promesse d'amore. Proprio li decise di chiederla in moglie. Quel pomeriggio, era il 14 luglio, Lorenzo giunse in anticipo sulla spiaggia, Maria dall'alto del sentiero vagò con lo sguardo alla ricerca dell'amato, ma vide una ciurmaglia di uomini sbarcati da una scialuppa. Impotente assistette alla lotta furibonda che si accese; Lorenzo si batté con onore, ma stremato, fu fatto prigioniero. Maria corse verso la spiaggia in tempo per vedere la nave corsara allontanarsi dopo aver scaraventato in mare un corpo agonizzante. Riconoscendo in quel corpo il suo amato, Maria si lasciò cadere in mare, in un ultimo disperato impeto d'amore. Fu ritrovato solo il suo scialle impigliato su uno scoglio che da allora venne chiamato "Ciarpa".
La Tradizionale fiaccolata dell'Innamorata si fa risalire alla seconda metà del XVII secolo. Il promotore fu Domingo Cardenas, nobile spagnolo che, diseredato dal padre e costretto all'esilio, si stabilì nella terra dell'Innamorata.
Una sera di Luglio il nobiluomo credette di aver visto Maria: un'ombra leggiadra e soave si stagliava contro l'orizzonte illuminata da una miriade di luci; alla mente di Domingo tornarono i racconti dei pescatori. Sconvolto per la visione, Domingo promise a se stesso che, negli anni a venire, per permettere a Maria di ritrovare il suo Lorenzo, avrebbe acceso mille torce illuminando a giorno la spiaggia che fu ribattezzata la "Spiaggia dell’ Innamorata"; inoltre, per assicurare la continuità della festa, decise di apporre al suo testamento una clausola, che si sarebbe tramandata di padre in figlio, con la quale i suoi discendenti avrebbero mantenuto in vita la tradizione dell'Innamorata, e cosi fu...
Interrotta soltanto da eventi bellici che coinvolsero l'Isola D'Elba, la tradizione fu ripresa nel 1985 ad opera del Comitato Rievocazione Storica , che ogni 14 luglio rinnova la promessa fatta da Domingo Cardenas.
La spiaggia risplende di mille torce ed una corte di persone in costume sfila per terra e per mare alla ricerca dei due giovani amanti.
L'antica rievocazione della fiaccolata dell'Innamorata si conclude con la leggendaria "Disfida della Ciarpa".
Un corteo storico percorre a piedi le vie del paese: musici, tamburini, soldati, un gruppo di nobili illuminato dai torcieri e gli equipaggi delle barche dei quattro rioni dell'antico castello: La Fortezza, Il Baluardo, Il Fosso e La Torre.Ogni equipaggio è guidato da un vecchio pescatore (Capo Rione) il colore della fusciacca Blu per la Fortezza , Rosso per il Baluardo ,Verde per il Fosso, Giallo per la Torre. Dal Bivio di Capoliveri, gli equipaggi si trasferiscono sulla spiaggia di Morcone, dove si preparano per la disfida.
Il resto del corteo prosegue per l'Innamorata alla ricerca dei due giovani amanti. Un Razzo verde segnala alle barche l'approssimarsi della partenza che avverrà quando il razzo rosso illuminerà il cielo. Le imbarcazioni attraversano i golfi di Morcone e Pareti per giungere all'Innamorata, davanti allo scoglio della Ciarpa, dove i timonieri si gettano in acqua per prendere lo scialle che Maria buttandosi, ha lasciato impigliato nella scogliera.
Nel frattempo i rappresentanti di Don Domingo Cardenas e Isabell Martorell, insieme ai pescatori e alle fanciulle scelte dai quattro rioni, attendono il vincitore che, dopo aver percorso a nuoto il tratto di mare che lo separa dalla spiaggia, porge la Ciarpa al pescatore anziano del proprio rione, il quale la consegna nelle mani di Don Cardenas; Questi cingerà con lo scialle le spalle della ragazza scelta dai vincitori, proclamando così la Maria dell'anno successivo. Sarà lei a conservare lo scialle e, come vuole la tradizione, a trovare l'amore.